Buongiorno miei amati lettori, oggi con grande orgoglio vi porto la recensione del libro di Enrico Galiano che ha un posto speciale nel mio cuore. Come saprete bene lui insegna in una scuola media dove ha studiato la mia carissima compagna di banco.
Titolo: Eppure Cadiamo Felici
Autore: Enrico Galiano
Casa Editrice: Garzanti
Data uscita: 18 aprile 2017
Formato: ebook
Pagine: 356
Prezzo: 8,99 €
Dove Trovarlo:
L'esordio di professore che ha conquistato la rete e il cuore dei giovani. Un romanzo su quel momento in cui le emozioni non fanno più paura.
«Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole, “la felicità è una cosa che cade”? Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota, nelle cose che tutti buttano via.»
Trama:
Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire.
Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova.
Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.
Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova.
Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.
Recensione:
Ebbene miei cari lettori, penso che questa sia una delle recensioni più difficili da scrivere. Dopo mesi d'incubazione, oggi vi pubblico la recensione più ardua e più sofferta della mia breve vita da blogger. Questo libro mi ha scombussolata tutta a tal punto di avere un'enorme confusione in testa e per questo motivo mi scuso in anticipo se la mia recensione risulterà confusionaria. Vi basta sapere solo questo: ho amato alla follia questo libro. Non ho parole per esprimere quanto mi sia piaciuto. Credo sia uno di quei libri che bisogna assolutamente leggere nella vita, perché sebbene sia una storia romanzata, ti fa riflettere su argomenti importanti. Di questo libro non si può parlare di stile di scrittura e di idee innovative, ma del messaggio che trasmette. Vi scrivo con il respiro mozzato, il cuore in gola e le lacrime sulle guance.
Questa è la storia di Gioia, che di allegro non ha niente. E' una ragazza fuori dagli schemi, solitaria e nel suo silenzio vive molto bene. Non ha bisogno di finti amici perché, sebbene non ce ne accorgiamo, al giorno d'oggi è diventato quasi impossibile trovare un amico che ti sta vicino perché ti vuole bene e non perché può ottenerci qualcosa. Viene presa in giro dai suoi compagni perché non segue la massa, ma è un po' sopra le righe. Sembra disinteressata della vita, ma lei mostra interesse solo per gli argomenti che davvero le interessano. I professori non la capiscono, i suoi compagni nemmeno come i suoi genitori. Si trova bene solo con la nonna malata che sembra davvero ascoltarla e capirla. Tutto questo fino a quando, una sera scappata di corsa da casa, incontra Lo. Un ragazzo alquanto strano, ma che nella sua particolarità sembra attirare la nostra protagonista. Non è il classico ragazzo che vede a scuola riflesso nei suoi compagni. E' diverso come lei. Per questo motivo si sente subito in sintonia con lui. Le fa provare nuove emozioni e le fa scoprire un nuovo mondo che non è dipinto solamente in scala di grigi ma è pieno di colori, profumi e sensazioni.
Mi sono ritrovata moltissimo nella protagonista femminile Gioia. Anche io sono un po' come lei: preferisco tante volte chiudermi nel mio "mondo" piuttosto che uniformarmi agli altri. Molto spesso ragazze e ragazzi come me, non siamo capiti e veniamo isolati perché non seguiamo quello che fanno la maggior parte delle persone. Dobbiamo capire che la diversità non è un male, anzi, ci rende speciali e unici ed è quello che siamo. Non dobbiamo nasconderci dietro a delle maschere, perché andremo a finire in direzioni poco conformi al nostro essere, fino a perderci completamente e a diventare qualcuno che non vogliamo.
Enrico Galiano è uno dei pochi adulti che è riuscito in qualche modo a parlare direttamente con il mio cuore di giovane ragazza da poco diciottenne. Credo sia una di quelle poche persone che è riuscita a capire che gli adolescenti non sono solo quello che mostrano o che ti fanno vedere. Spesso e volentieri è semplicemente un meccanismo di difesa verso quel mondo che ci denigra e ci rifiuta. Nella società odierna si sentono di più le frasi "che brutta la gioventù d'oggi" rispetto a "guarda che grande scoperta/conquista hanno fatto i nostri giovani". Il marcio è presente dappertutto, ma non è a causa nostra se rispondiamo in questo modo agli input esterni, ma qualcosa ha fatto scattare in noi questo comportamento. Per questo motivo, penso fermamente che questo libro sia un richiamo all'attenzione e all'ordine: non valutare mai la facciata esterna di qualsiasi cosa, ma analizzala in profondità per capire perché presenta quelle crepe. Ci sono quei libri che ti entrano dentro anche se non vuoi, che ti catturano fin dalle prime pagine e ti lasciano un piccolo semino dentro di te che, portato a maturazione, darà i suoi frutti. "Eppure Cadiamo Felici" è uno di QUEI Libri con la L maiuscola.
Questa è la storia di Gioia, che di allegro non ha niente. E' una ragazza fuori dagli schemi, solitaria e nel suo silenzio vive molto bene. Non ha bisogno di finti amici perché, sebbene non ce ne accorgiamo, al giorno d'oggi è diventato quasi impossibile trovare un amico che ti sta vicino perché ti vuole bene e non perché può ottenerci qualcosa. Viene presa in giro dai suoi compagni perché non segue la massa, ma è un po' sopra le righe. Sembra disinteressata della vita, ma lei mostra interesse solo per gli argomenti che davvero le interessano. I professori non la capiscono, i suoi compagni nemmeno come i suoi genitori. Si trova bene solo con la nonna malata che sembra davvero ascoltarla e capirla. Tutto questo fino a quando, una sera scappata di corsa da casa, incontra Lo. Un ragazzo alquanto strano, ma che nella sua particolarità sembra attirare la nostra protagonista. Non è il classico ragazzo che vede a scuola riflesso nei suoi compagni. E' diverso come lei. Per questo motivo si sente subito in sintonia con lui. Le fa provare nuove emozioni e le fa scoprire un nuovo mondo che non è dipinto solamente in scala di grigi ma è pieno di colori, profumi e sensazioni.
Mi sono ritrovata moltissimo nella protagonista femminile Gioia. Anche io sono un po' come lei: preferisco tante volte chiudermi nel mio "mondo" piuttosto che uniformarmi agli altri. Molto spesso ragazze e ragazzi come me, non siamo capiti e veniamo isolati perché non seguiamo quello che fanno la maggior parte delle persone. Dobbiamo capire che la diversità non è un male, anzi, ci rende speciali e unici ed è quello che siamo. Non dobbiamo nasconderci dietro a delle maschere, perché andremo a finire in direzioni poco conformi al nostro essere, fino a perderci completamente e a diventare qualcuno che non vogliamo.
Enrico Galiano è uno dei pochi adulti che è riuscito in qualche modo a parlare direttamente con il mio cuore di giovane ragazza da poco diciottenne. Credo sia una di quelle poche persone che è riuscita a capire che gli adolescenti non sono solo quello che mostrano o che ti fanno vedere. Spesso e volentieri è semplicemente un meccanismo di difesa verso quel mondo che ci denigra e ci rifiuta. Nella società odierna si sentono di più le frasi "che brutta la gioventù d'oggi" rispetto a "guarda che grande scoperta/conquista hanno fatto i nostri giovani". Il marcio è presente dappertutto, ma non è a causa nostra se rispondiamo in questo modo agli input esterni, ma qualcosa ha fatto scattare in noi questo comportamento. Per questo motivo, penso fermamente che questo libro sia un richiamo all'attenzione e all'ordine: non valutare mai la facciata esterna di qualsiasi cosa, ma analizzala in profondità per capire perché presenta quelle crepe. Ci sono quei libri che ti entrano dentro anche se non vuoi, che ti catturano fin dalle prime pagine e ti lasciano un piccolo semino dentro di te che, portato a maturazione, darà i suoi frutti. "Eppure Cadiamo Felici" è uno di QUEI Libri con la L maiuscola.
Vi rimando alla sua intervista perché quando mi sento un po' spaesata, rileggerla mi fa sentire meglio.
Nessun commento:
Posta un commento