Titolo: La Musa Degli Incubi
Autore: Laini Taylor
Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 14 febbraio 2019
Pagine: 500
Prezzo: 15,00€
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Ogni giorno ringrazio per essere così fortunata da leggere i libri in anteprima. Se mi seguite da un po', potete capire di che parlo. La scorsa estate ho letto "Il sognatore" e dopo la fine ero così sconvolta che mi sono messa a scrivere una recensione, o meglio un'accozzaglia di pensieri, per esprimere quanto fossi sconvolta. Quindi, sono cui che ringrazio di cuore la casa editrice Fazi Editore per avermi dato questa grandissima opportunità di leggere il libro in anteprima di più di due settimane e di avermi lasciato organizzare questo evento.
Dopo aver terminato la lettura del primo volume, sinceramente non sapevo cosa aspettarmi dal secondo perché Laini Taylor ha questa grandissima capacità di sconvolgere tutti i tuoi piani. Circa due settimane e mezza fa, ho iniziato la lettura di questo volume ignara di quello che potesse succedere. Il libro parte proprio da dove ci siamo interrotti (che qui non svelo per non fare spoiler), quindi riapriamo subito, senza pietà, una ferita ancora sanguinante. In questa recensione, non vorrei soffermarmi sulla trama, ma vorrei ampliare lo spazio che di solito dedico alla altre sezioni. In questo volume non c'è tantissima azione come nel primo, non ci sono tantissimi avvenimenti, ma potrei definirlo come un libro di transizione. Infatti ci viene spiegato meglio il worldbuilding e la sua storia. Ho apprezzato molto questa parte perché viene spiegata bene, quasi nei dettagli senza risultare però pesante e noiosa. In questo libro veniamo a scoprire di più sui Serafini precedentemente accennati e sul perché i Mesarthim sono approdati a Pianto. I libro ha qualche capitolo in flash back che aiuta ancora di più a capire come agivano "gli uomini blu". Ho apprezzato molto questa parte perché mi è sempre piaciuto scoprire di più su ciascun mondo fantastico che ho avuto il piacere di leggere.
Ogni parola aveva la sua melodia, tanto da creare una melodia molto dolce. Ogni volta che leggo qualcosa scritto da Laini Taylor, trovo che sia tutto rivestito da un velo di dolcezza enorme. Ha uno stile di scrittura molto particolare che magari a tutti non può piacere. Io lo apprezzo molto, infatti ho adorato ogni singola parola. Lo stile è molto lento, delicato che ti culla mentre leggi con foga ogni frase. Ora parliamo dei personaggi. Che dire, se mi sono piaciuti nel primo con questo libro mi sono innamorata. E' un libro di transizione anche sotto questo punto di vista, in quanto i personaggi subiscono enormi cambiamenti grazie a prese di coscienza. Minya riesce a lasciar andare il grosso peso della vendetta. Riesce a crescere e a maturare. Ecco da qui e anche per altri personaggi, si riesce a capire uno dei più grandi messaggi che l'autrice ci vuole lasciare. Non lasciare che il passato condizioni il tuo presente. Ho apprezzato molto che l'autrice abbia dato più spazio ai personaggi secondari, in questo modo il libro risulta ancora più completo. Anche Sarai e Lazlo prendono sempre più coscienza di loro stessi e del loro potere. Mi è piaciuta molto la frase di Sarai: "il mio dono è cambiato come lo sono io". Un bellissimo messaggio che tutti dovremmo cogliere, il cambiamento non è sempre una cosa negativa.
Che dire ancora di più? Il libro mi è piaciuto molto, l'ho divorato e adorato. Non vedo l'ora di leggere altro di questa autrice.
Bella recensione, e prima o poi leggerò anch'io i libri di questa autrice!
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