giovedì 16 agosto 2018

BLOG TOUR - "Il Caso Dupon" di Chicco Padovan

Buongiorno miei carissimi lettori, come state? Come avete passato il Ferragosto? Ora che agosto è arrivato a metà, è tutto in discesa. Oggi vi voglio parlare di "Il caso Dupon" di Chicco Padovan edito Triskell Edizioni. Anche se sono in ferie, il blog rimane sempre attivo, ho deciso di partecipare al Blog Tour dedicato a questo volume occupandomi dell'intervista all'autore. Adoro leggere questo tipo di articoli su altri blog e spero che anche a voi possa piacere questo tipo di post. Se così fosse, fatemelo sapere nei commenti che provvederò a crearne di nuovi. 


Titolo: Il Caso Dupon
Autore: Chicco Padovan
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Data d'uscita: 20 agosto 2018
Pagine: 248
Prezzo: 3,99€
Dove Trovarlo:




Croix du Bois, provincia francese, 1889. Martine, sedici anni, parte per Parigi. Deve rintracciare a qualsiasi costo madame Dupon, l’autrice del romanzo a episodi Le avventure del Corvo Nero, che da qualche settimana non viene più pubblicato. Tutti i suoi amici, gli orfanelli dell’Istituto di Sainte Ursule, fanno affidamento su di lei per conoscere il seguito della storia.
Una volta nella capitale, Martine dà inizio alle sue ricerche, ma rintracciare la scrittrice risulta più difficile del previsto. Dove si nasconde l’enigmatica madame Dupon? Lungo il suo percorso la ragazza farà numerosi incontri, non ultimo quello con l’amore.
Sullo sfondo dell’Esposizione Universale in cui venne inaugurata la Tour Eiffel, tra indagini e colpi di scena, un romanzo nella migliore tradizione della commedia romantica. Il percorso di crescita di una giovane donna, Martine, alla scoperta di se stessa, degli altri e del mondo che la circonda.

Ecco le domande fatte all'autore:

1. Prima di entrare nel pieno dell’intervista, vorremmo sapere qualcosa in più su di te. Con quali tre aggettivi si descrive? Perché?
Ciao Martina, grazie per lo spazio che stai mettendo a mia disposizione nel tuo blog. Penso a me stesso come a un lettore che prova a scrivere. Per gli aggettivi... scelta difficile! Direi romantico, perché lo sono, goloso, perché amo la pizza e i dolci, e scrupoloso, perché quello che faccio cerco di farlo bene, anche se non sempre ci riesco.

2. Che emozioni hai provato quando hai terminato la stesura del tuo primo libro?
Il caso Dupon non è il mio primo libro, ma il mio primo romanzo. Nel 2016 avevo già pubblicato, tramite una campagna di crowdfunding, il racconto per ragazzi Il catturastelle, accompagnato dalle illustrazioni di Marianna Balducci. In entrambi i casi è stata un'enorme soddisfazione. Per Il caso Dupon, nello specifico, è stato davvero gratificante, trattandosi di una storia molto più lunga e complessa, rispetto a tutto ciò che avevo scritto in precedenza.

3. Raccontaci il tuo rapporto con la scrittura e com'è cambiato nel tempo. Cosa significa scrivere oggi, e cosa significava agli inizi? Cos'è rimasto, cos'hai perduto, e cos'hai guadagnato?
Curioso che tu mi ponga questa domanda. Alla fine de Il caso Dupon, uno dei personaggi recita: "Una storia è un'occasione preziosa, per chi la legge e per chi la scrive", credo sia questo per me la scrittura, un'occasione preziosa per raccontare una storia, che altrimenti non esisterebbe. 
Ho iniziato a scrivere quasi per caso: nel 2012 un amico cercava racconti da inserire in un'antologia di fiabe per bambini. Il mio testo, per mia scelta, non venne inserito nel libro, ma da allora ho sempre continuato a raccontare storie. All'inizio scrivevo per me stesso, di conseguenza non avevo vincoli di nessun genere. Quando ho avvertito il desiderio di essere pubblicato, mi sono scontrato con il mondo dell'editoria.
Un bravo editore conosce i suoi lettori, sa cosa gli piace, quindi, se vuoi essere pubblicato da quell'editore, è necessario studiare cosa propone, e cercare di formulare una storia che possibilmente possa rientrare nel suo catalogo. Rispetto all'inizio è rimasta la fatica. Scrivere è un percorso in salita, non diventa mai più facile, è un continuo lavoro di scrittura e riscrittura, per arrivare al risultato desiderato (o a qualcosa che ci assomigli).

4.     Qual è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?
Dipende dalla storia. Come ti raccontavo, ho iniziato a scrivere testi per l'infanzia. Un buon libro per bambini è godibile anche dagli adulti, un buon libro per adulti, non sempre è fruibile da un pubblico di bambini. Per Il caso Dupon credo che il pubblico di riferimento sia quello degli adolescenti e dei giovani adulti, anche se spero possa risultare gradito anche a persone più grandi.

5. Perché la gente dovrebbe leggere “Il caso Dupon”?
Perché è un libro figoso (come recita Zoolander).
Scherzi a parte, leggete Il caso Dupon se cercate una storia leggera e romantica. 

6.     Da cosa è stata dettata la scelta del periodo storico?
Mi serviva una periodo storico in cui i romanzi di appendice fossero largamente diffusi. L'Esposizione del 1889 mi ha sempre affascinato e si prestava benissimo come sfondo a una commedia romantica.

7. I personaggi principali, Martine e Edmond, sono completamente inventati o sono ispirati a persone reali?
Sono personaggi di pura invenzione.

8. Da cosa è stata dettata la scelta, alquanto coraggiosa, di narrare le vicende di una povera orfanella e dei suoi amici?
Credo questo sia legato al mio rapporto con la narrativa per l'infanzia, dove raccontare le vicende di un orfano è assai frequente. Martine, pur avendo degli affetti, è un personaggio privo di qualsiasi legame. Parte per Parigi sulle tracce di madame Dupon, ma in realtà è alla ricerca di se stessa e del suo posto nel mondo.

9. Parlando dell’ambientazione: Parigi. Perché proprio la “Città Della Luce”? 
La scelta di ambientare il libro a  Parigi e il periodo storico sono collegati fra loro. Volevo che la storia si svolgesse durante l'Esposizione Universale, il resto è venuto di conseguenza.

10. Qual è stata la parte più difficile da scrivere?
Probabilmente quella in cui Martine non ha ben chiari i propri sentimenti e cosa intende fare della propria vita. Da un punto di vista più concreto, per alcuni capitoli mi sono dovuto documentare sul periodo storico, e reperire le informazioni necessarie richiede tempo e pazienza.

11. Leggi mai le tue recensioni? Se sì, come reagisci a quelle negative?
A essere sincero, cerco di non farlo, perché sono assai sensibile. Tendo sempre a credere di più a un commento negativo, piuttosto che a dieci recensioni positive. Detto questo, credo che chiunque possa esprimere il suo parere, nei limiti del buon senso. Io non sono quello che scrivo e penso di poter migliorare ancora molto, se ne avrò l'occasione.

12. Se potessi tornare indietro nel tempo con quale autore vorresti prendere un caffè? Perché?
Direi Oscar Wilde, solo per il piacere di sentirlo parlare.

13. Quali autori ti hanno formato maggiormente e come sei arrivato a loro?
Ce ne sono tanti.
Il primo autore che mi ha formato è sicuramente Silverio Pisu. Ricordi le Fiabe Sonore di Fabbri Editore? Pisu era il Cantafiabe dell'intera collana, nonché l'autore dei testi. Lo ritengo un genio sottovalutato. Ha riscritto le fiabe classiche con una verve, un'ironia e un'intelligenza impareggiabili.
Poi c'è il mio amatissimo Roald Dahl, per il suo spirito tagliente e la scrittura impeccabile.
E ancora Rodari, per la sua sensibilità, e Baum, con il suo Il meraviglioso mago di Oz.
In età adulta ho imparato ad amare Carlo Goldoni, Shakespeare, Dumas, la Austen, Neil Gaiman, Marie-Aude Murail e tanti altri.
Quanto al modo in cui sono arrivato a loro... non saprei. Direi, piuttosto, che loro sono arrivati a me, e ne sono infinitamente grato.

14. Che messaggio vuoi dare ai tuoi lettori attraverso le tue parole?
Non scrivo per lasciare un messaggio ai lettori, ma per raccontare una storia. Di nuovo cito Il caso Dupon: "Credo che le nostre storie e i nostri personaggi siano migliori di noi. Sono più intraprendenti, più forti e più coraggiosi. Spero che un po’ delle loro qualità rimangano con il lettore. Oppure, alla meno peggio, che possano fargli trascorrere qualche ora in letizia". Ecco, mi auguro che il libro possa regalare qualche ora di divertimento a chi legge.

15. Per finire un gioco: se dovessi partire e potessi portare con te solo tre libri, quali sarebbero? Perché?
E se fossero tre libri che non ho mai letto?
Se invece devo scegliere tra libri già conosciuti, i primi che mi vengono in mente sono:
Le streghe, di Dahl, perché è deliziosamente perfido.
Anna dai capelli rossi, della Montgomery, perché scalda il cuore.

Una raccolta di fiabe di Giuseppe Pitrè, perché dentro ci sono le nostre radici.

E per conoscere meglio i personaggi...











































Di seguito vi lascio le altre tappe del Blog Tour, mi raccomando, fate un salto! Ogni blog presenterà due personaggi con queste bellissime card.


16 Agosto – Intervista all’autore – La lettrice di sogni (www.lettricedisogni.blogspot.com)

20 Agosto – Estratti – My Crea Bookish Kingdom (https://mycreabookishkingdom.blogspot.com/)

23 Agosto – La Storia dietro la storia – Il mondo di SimiS (http://www.ilmondodisimis.com/)


26 Agosto – Recensione – Piume di carta (https://www.piumedicarta.it/)

agosto 16, 2018 / by / 0 Comments

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