Buongiorno miei carissimi lettori, come state? Oggi vi porto la recensione del seguito de "La quinta stagione" di N.K. Jemisin, sto parlando di "Il portale degli obelischi".
Il libro mi è stato fornito in anteprima dalla casa editrice, ma questo non ha influito sul mio giudizio finale.
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Titolo: Il portale degli obelischi
Autore: N. K. Jemisin
Editore: Mondadori Oscar Vault
Data di uscita: 12 maggio 2020
Pagine: 444
Prezzo: 9,99€
Dove Trovarlo: (ebook)
La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine.
Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai.
E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto.
Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.
LA TERRA SPEZZATA
1. La quinta stagione (recensione)
2. Il portale degli obelischi
3. The stone sky (inedito)
ALLERTA EVENTUALI SPOILER PER CHI NON AVESSE LETTO IL PRIMO VOLUME
Come vi avevo anticipato nella recensione del primo volume, oggi vi porto la recensione del secondo capitolo della trilogia.
Essun è alla ricerca di sua figlia Nassun. Durante il suo lungo viaggio, passa un periodo nella com Castrina dove gli omogenizzati vengono accettati e riescono a vivere insieme alle persone “normali” L’equilibrio sembra alquanto precario, basta un piccolo scossone che potrebbe non solo far finire la Quinta Stagione, ma addirittura evitare che si ripetono in futuro. Essun, infatti, ha scoperto che la crepa che ha spaccato la terra fa parte solo di un piano più grande per porre fine a tutte le stagioni e lei ha un ruolo importante da ricoprire.
Parallelamente, abbiamo l’opportunità di leggere il punto di vista di Nassun che si trova dall'altra parte dell’Immoto. Essa è alle prese con il proprio padre che non riesce ad accettare il fatto che anche lei è un’orogena. Lei ha ereditato tutte le caratteristiche positive dalla madre come l’intelligenza, la capacità di adattarsi ad ogni situazione e di essere forte davanti ad ogni ostacolo.
Le storie scorrono parallelamente. Entrambe le protagoniste cercano di trovare il loro posto in un mondo alquanto ostile. In questo volume, impariamo a conoscere Nassun e la sua evoluzione durante la storia. Ella, infatti, segue un enorme percorso di crescita; aspetto che ho davvero apprezzato anche se ne ho sentito la mancanza per il personaggio di Essun. Ora, non vorrei fare teorie azzardate, ma che sia stato uno stratagemma dell’autrice per spiegarci qualcosa? Io ci sto ancora pensando, fatemi sapere se voi avete qualche idea.
Devo dire che tra le due figure ho apprezzato molto di più Nassun, in quanto mi sono rivista in alcuni aspetti della sua crescita. Soprattutto il percorso da lei intrapreso verso una crescita personale, me l'ha fatta percepire più reale e più umana. Non sempre ho trovato una giustificazione alle sue scelte e alle sue decisioni, ma errare è umano e dopo averci pensato e dopo aver interiorizzato la storia, ho apprezzato ancora di più l'abilità e la scelta dell'autrice di creare un personaggio così complesso. Complesso sia a livello di struttura, sia a livello delle emozioni che ha provato lungo il decorrere della storia. Riesce ad amare e ad odiare la stessa persona, ma d'altronde ogni giovane persona è in grado di provare due sentimenti così forti e così contristanti verso lo stesso individuo.
Ho avuto la sensazione che nel primo volume l’autrice cercasse di amplificare l’idea di una frammentazione della Terra, di sofferenza che provoca un punto di rottura, tramite il parallelismo della spaccatura nella società. In questo secondo volume, invece, ho avuto l’impressione che fosse la calma prima della tempesta, cioè che il mondo si stessa piano a piano ricompattando per, poi, dare il colpo finale.
N.K. Jemisin si è riconfermata un'autrice strabiliante. La sua capacità di creare un worldbuildg così stratificato è strabiliante. Addentrandosi in questo modo, non si finisce mai di scoprire qualcosa di nuovo e questo la rende la bravissima autrice che è. Ho adorato il modo in cui ha dato vita alla figura dell'orogeno, come ci ha raccontato la sua figura, la sua storia e come ha integrato tutto con le varie legende e la storia passata del mondo che ha creato.
Anche in questo volume il tema principale è sicuramente la terra e di come, se non ci prendiamo cura di lei, ci troveremo a vivere in un futuro non molto lontano. In questo volume, però, emergono altri temi come la diversità e il vivere con persone completamente diverse. Il tema che spunta più all'occhio è il cercare il proprio posto all'interno del mondo adattandosi, cambiando oppure semplicemente rimanendo se stessi...
Questa trilogia fantasy sicuramente è stata una scoperta e non vedo l'ora di leggere l'ultimo capitolo.
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