domenica 8 luglio 2018

Recensione - "L'Effetto Grant" di Aurora Redville

Buongiorno miei carissimi lettori, anche se è domenica sono qui a lavorare per voi. Come avete potuto intuire dal titolo, oggi vi porto una nuova recensione in collaborazione con Book A Book che ringrazio. Vi ricordo che se volete comprare i libri che vi consiglio, vi chiedo gentilmente se potete farlo attraverso i link che vi lascio siccome sono affiliata ad Amazon. A voi non cambia nulla, non pagate nulla di più, ma se fate i vostri acquisti tramite i miei link, Amazon mi da un piccola percentuale del prezzo di copertina del libro. I soldi guadagnati, mi servono per alimentare il blog. Grazie per il supporto.


Titolo: L'effetto Grant
Autore: Aurora Redville
Casa Editrice: Bookabook
Data d'uscita: 28 giugno 2018
Pagine: 484
Prezzo: 18,00€
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A poche ore dal suo arrivo a Londra, sotto lo stupendo tetto di acciaio e vetro del British Museum, Aurora incrocia lo sguardo di Daniel Grant, il suo idolo, l'attore che ammira da sempre e che fino a quel momento ha solo potuto sognare. Ora è di fronte a lei, le sorride e si offre di farle da guida turistica per la città. Tra i due scatta la scintilla, ma i giorni volano e il rientro a Milano di Aurora è sempre più vicino. Ben presto i ragazzi dovranno fare i conti con le proprie emozioni e con una passione irrefrenabile, che rischia di travolgere tutto. Aurora però non vuole abbandonare la sua vita in Italia e deve trovare un equilibrio, tra incertezze, interrogativi, paure, dubbi... e il sorriso da svenire di Daniel! Vale forse la pena vivere il presente e affrontare le esperienze una alla volta, con il coraggio che solo chi si innamora sa trovare?


Oggi veniamo catapultati nella storia di Aurora, giovane ragazza sarda che per questioni di studio si è trasferita a Milano. Essendo la città molto cara, ha bisogno di lavorare per mantenersi. Stressata a livelli inimmaginabili, decide di staccare dall'università e dal lavoro per due settimane andando a trovare i suoi cugini a Londra. La prima tappa, non può essere se non il British Museum dove tra mille colori e dolci sussurri, si trova a prendere fiato su una panchina accanto all'uomo dei suoi sogni: Daniel Grant. Inizialmente prova un approccio dolce e delicato, per non dare nell'occhio come fan impazzita, ma vede che non sortisce alcun effetto. Per questo motivo decide di abbandonare la sua missione e di proseguire il giro. Nonostante il cuore a pezzi, a causa del palese rifiuto, mentre sale le scale per proseguire nel tour si volta per vedere per l'ultima volta gli occhi di quell'attore che l'hanno sempre fatta sognare. Sono spariti: un po' confusa prosegue la sua camminata. Ad un certo punto, viene avvicinata da un uomo...Daniel Grant. Così proseguono la loro visita insieme, o meglio, l'intera giornata. Cosa succedere alla scoccare del "coprifuoco"? 
I baci sono come il nettare, non sei mai sazio, e questo è l'effetto Grant.
Parto con l'analizzare la parte che spicca più all'occhio. Ogni capitolo è diviso in giorni e ho trovato questa idea molto particola e azzeccata, in quanto rende più tangibile lo trascorrere del tempo fino al giorno della partenza di Aurora. Un'idea molto innovativa che ancora non avevo avuto il piacere di trovare nelle mie letture. Questo è un grandissimo punto a favore. Ora parliamo dei personaggi.
Aurora, la protagonista femminile, ha avuto coraggio ad abbandonare tutto per poter "ritrovare se stessa". Difficilmente trovo dei personaggi donna che riesco ad apprezzare senza trovare qualcosa da ridire. La protagonista ha carattere, gioia di vivere, energia da regalare ed è stata capace di cogliere l'attimo e di viverlo appieno. Tutti siamo capaci di consigliare alle altre persone di vivere la vita come meglio credono, ma non siamo in grado di seguire noi stessi questo consiglio e credo che, per questo motivo, la nostra Aurora sia un buon esempio. Daniel Grant, attore importante, nonostante la sua grande fama, ha trattato al meglio la protagonista senza cedere dello scontato: intendo riferirmi a quelle persone famose che non escono con le persone comuni perché si credono più importanti dei comuni mortali. Ha saputo apprezzare appieno quello che la vita ha decido si "regalargli". Ottimo personaggio maschile. Solitamente si trova nei romanzi rosa un personaggio dal carattere forte e uno che è l'anello debole della coppia. Questo non è il caso: Aurora Redville è stata capace di valorizzare sia gli aspetti positivi che negativi del carattere di entrambi i personaggi sapendo creare con la sua penna magica una coppia armoniosa che sa completarsi. Entrambi i protagonisti hanno un carattere forte e ben delineato e nessuno dei due si fa mettere i piedi in testa. Lei focosa, lui passionale.
In Aurora si vede un grande cambiamento causato da questo viaggio: si vede come il personaggio sia maturato durante il soggiorno a Londra, come abbia rivisto il suo "elenco priorità" e come sia diventata finalmente un'adulta.
Anche i personaggi secondari hanno dato una marcia in più al racconto.
Dopo aver parlato così bene però sono costretta a sottolineare anche gli aspetti che non mi sono particolarmente piaciuti del libro. Ci tengo a precisare che il mio è un parere soggettivo: quello che a me non è piaciuto, magari a voi piace.
Innanzitutto, un aspetto che non sono riuscita ad apprezzare appieno sono state le descrizioni estremamente dettagliate. Molte persone trovato questa caratteristica molto importante per immedesimarsi nella Londra raccontata, ma io ho trovato solamente che descrizioni così particolareggiate mi abbiano reso la lettura più pesante; inoltre avrei preferito alcune scene in più dei nostri protagonisti fuori dalla casa, in mezzo alla gente, lasciando più spazio alle loro "avventure" e un po' meno alle descrizioni. Un altro aspetto che vorrei far notare è che il libro, secondo me, ha troppe pagine. Ci sono dei romanzi che sono troppo brevi e alcuni troppo lunghi. Penso che in questo caso, un centinaio di pagine in meno avrebbero reso la lettura più coinvolgente. Detto ciò, è arrivato il momento di rispondere alla domanda che mi è stata posta dalla casa editrice che mi ha chiesto di partecipare a questo progetto:



Da che luogo sei tornata cambiata?

Devo dire che in un primo momento questa domanda mi ha spiazzato. Da quando mi è stata posta fino ad ora non ho una risposta precisa. Penso che nessun viaggio mi abbia cambiato così profondamente come Aurora, ma posso citarvi alcuni esempi di viaggi che in parte hanno contribuito alla mia crescita personale. Parto con il nominare il primissimo viaggio: la scoperta del mondo della lettura grazia allo zio Rick Riordan. Grazie a lui sono entrata in questo favoloso universo che mi ha resa le persona, e la blogger, che sono.
Un altro viaggio è sicuramente il mio primissimo viaggio da sola all'estero. Sono partita per una settimana in Inghilterra dove ho abitato con una famiglia. Per la prima volta in vita mia, mi sono sentita una persona "adulta" e finalmente ho capito che posso contare su me stessa e che, a volte, mi basto. Quando sono tornata a casa, ho visto tutto con occhi diversi.

vi lascio con una delle più belle citazioni:


“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro”
(Umberto Eco)

Il mio voto:

.5

E voi, da dove siete tornati cambiati?

luglio 08, 2018 / by / 0 Comments

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