Buongiorno miei carissimi lettori, come state? Oggi vi porto la recensione di "L'apprendista Assassino" di Robin Hobb.
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Titolo: L'apprendista Assassino
Autore: Robin Hobb
Editore: Fanucci Editore
Data di uscita: 17 giugno 2021
Pagine: 480
Prezzo: 19,00€
Dove Trovarlo: Amazon
Mi sono trovata, il 3 agosto, ad aver terminato la sessione e di essere finalmente libera dagli esami. La prima cosa che ho voluto subito recuperare delle mie abitudini è stata la lettura, ma dopo mesi e mesi che ero completamente disconnessa dal mondo dei libri, mi sono ritrovata a non sapere cosa leggere e avere voglia di leggere un libro, un bellissimo libro che parlasse di regni, trame di corte...un po' sullo stile di GoT.
Solo che si arriva ad un certo punto che ormai la maggior parte delle serie di interesse si sono già lette e mi sono sentita così: senza una direzione in cui andare, senza una minima idea del libro da leggere e tanto meno della serie da iniziare. Poi ho visto il video di Gabriella, Fangirl in Love with Books su YouTube in cui parlava di Robin Hobb e mi sono decisa. Ecco come ho deciso di iniziare questa serie infinita di libri.
"L'apprendista Assassino" parla di Fitz. Tale nome viene letteralmente tradotto con "bastardo", infatti lui è il figlio nato fuori dal matrimonio di Chevalier, il re-in-attesa. Ora sul trono siede Sagace, il padre del re-in-attesa, ma la notizia dell'esistenza di Fitz, sconvolgerà tutta la corte. Infatti, a 6 anni compiuti verrà portato a palazzo in modo tale che suo padre possa provvedere a lui. Il re Sagace coglie l'opportunità per poter forgiare un'arma, una persona completamente leale da fare qualsiasi cosa potesse necessitare. FitzChavalier Lungavista non viene mai completamente riconosciuto, viene trattato da bastardo e molti proveranno un odio così viscerale nei suoi confronti da volerlo morto.
In questo volume seguiamo la storia della sua vita, dai primi anni della sua infanzia fino a quando diventa un giovane adulto. Seguiamo tutto il suo processo di formazione e oserei dire di plasmatura che ha programmato il re. Impariamo a conoscere Fitz e osserviamo il mondo con gli occhi di un ragazzo capace di usare lo Spirito e di connettersi con gli animali ad un livello profondo tanto da comunicare con loro attraverso un legame. Egli viene addestrato per diventare appunto l'assasino del re e viene addestrato all'utilizzo dei veleni. Non vorrei dilungarmi oltre sulla trama per non farvi spoiler e per togliervi il piacere della scoperta.
Questo libro mi ha affascinato sotto diversi punti di vista. Il primo aspetto che mi ha colpito fin dalle prime pagine è che mi è sempre sembrato che fosse Fitz in prima persona a raccontarmi la sua storia e che io fossi lì, semplicemente ad ascoltare. Non ho sentito per nulla la fatica o lo sforzo che certi libri richiedono nella lettura, perchè lo stile di Robin Hobb è molto lineare e sembra, appunto, che sia direttamente il protagonista a raccontarti la storia (è scritto in prima persona). Ho adorato che l'autrice abbia deciso di raccontarci una storia della vita di questa persona, quindi di raccontarci le sue avventure attraverso le quali riusciamo a carpire le informazioni sul world-building. E' la storia della vita di Fitz, non un racconto sul mondo dei Sei Ducati e dei Lungavista ricco di descrizioni. Vediamo il mondo attraverso gli occhi di un bambino e le sue avventure ci portano alla scoperta.
Ho apprezato molto l'inserimento dei due elementi magici: lo Spirito e l'Arte. Del primo sappiamo poco e niente e spero davvero che nei prossimi volumi venga approfondito, ma della seconda sappiamo molto di più grazie anche a certe cose che succedono e che non vi dirò...
Un aspetto che mi ha particolarmente sorpreso è l'approfondimento emotivo del protagonista. All'inizio non riusciamo proprio a inquadrare cosa pensa e cosa prova il protagonista, credo che l'autrice l'abbia fatto intenzionalmente perchè i bambini così giovani non hanno ancora sviluppato le proprie idee e i propri ideali tant'è che sono ancora facilmente modellabili. Verso la seconda metà, quando appunto il protagonista è cresciuto e ha sviluppato le sue idee e una sua personalità. Sono rimasta davvero colpita di questo cambio nello stile con lo scopo di sottolineare la crescita sia fisica che psicologica del protagonista.
Per concludere, sono rimasta piacevolmente colpita da questo primo volume e non vedo l'ora di proseguire. Consiglio questa serie agli amanti dell'high fantasy ma anche a chi è in cerca di un buon libero, di una storia fatta di intrighi di corte e di lealtà che si forgiano con il rapporto umano e che non si comprano.
PS. Dov'è il mio secondo volume? Lo sto attendendo con ansia!!!
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