Buongiorno miei carissimi lettori, come state? Oggi vi porto la recensione di "Donna Fortuna e i Suoi Amori" di Simonetta Tassinari.
Il libro mi è stato fornito in anteprima dalla casa editrice Corbaccio, in cambio di un'onesta recensione.
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Titolo: Donna Fortuna e i Suoi AmoriAutore: Simonetta Tassinari
Editore: Corbaccio
Data di uscita: 18 ottobre 2022
Pagine: 420
Prezzo: 18,60€
Dove Trovarlo: Amazon
Forlì, giugno 1914. Fortuna Cavina esce dalla caserma dei carabinieri dove ha appena riconosciuto il corpo di suo marito, Ateo Assirelli, anarchico, come del resto tutta la famiglia di lei, ucciso in uno scontro a fuoco con le forze dell'ordine. È la Settimana rossa, in Italia si respira aria di rivoluzione, ma Fortuna sa solo che all'età di diciott'anni si ritrova vedova, con un figlio in grembo, guardata con sospetto e odio nel paese di Ponterotto da tutti quei «bravi cristiani», di cui invidia il benessere borghese che per lei, costretta al duro lavoro di lavandaia, non ha colore politico. Settembre 1918. Libero, il figlio di Fortuna e di Ateo, ha già quattro anni quando sua madre conosce Giuseppe Guidi, un boscaiolo itinerante travolto dalla guerra e desideroso di ricominciare a vivere: è l'opportunità che Fortuna attendeva da tempo. Giuseppe le chiede di sposarla e di trasferirsi con Libero a Nemi dove, sotto il regime fascista, viene sponsorizzata un'impresa archeologica eccezionale: il recupero di due leggendarie navi di epoca romana appoggiate da millenni sul fondo del lago che verrà parzialmente svuotato per riportarle alla luce. Fra i sostenitori di questa impresa c'è il conte Filiberto Orsatti, ingegnere e reduce di guerra, ritiratosi a vivere nella magnifica villa di famiglia sulle sponde del lago. Un giorno, casualmente, Filiberto entra in contatto con il figlio di Fortuna, appassionato di storia romana: da allora i destini delle due famiglie si incroceranno in modo indissolubile e imprevisto sullo sfondo di un'Italia che inesorabilmente scivola verso una nuova e spaventosa guerra che cambierà il corso della storia e delle storie di ciascuno.
Dopo un lungo periodo senza un romanzo storico con un pizzico di storia d'amore, quando mi è capitato questo titolo fra le mani, ho deciso subito di recuperarlo. Una delle motivazioni che mi hanno spinto è dovuta al periodo storico. Un'era vicina ai nostri nonni e volevo rivivere i loro racconti tramite le parole di qualcun altro.
Entriamo nel pieno della storia quando Donna Fortuna viene scortata dalle forze dell'ordine in caserma: hanno trovato suo marito e deve riconoscerlo. Provate a pensare che impatto può avere una simile esperienza su qualsiasi persona, soprattutto su una giovane donna di diciotto anni, appena sposata.
E' lui, suo marito Ateo, con un foro in testa. Egli fa parte degli anarchici, come tutta la famiglia di lei e di lui, e questa convinzione l'ha portato alla morte. Donna Fortuna non si capacita del perchè Ateo ha voluto giocare così tanto con la sua vita e ora si ritrova da sola con in grembo loro figlio. Come se non bastasse l'essere vedova, nel paesino in cui vive viene guardata con odio e circospezione perchè "è un'anarchica". Come potete pensare che si senta una giovane sposa di diciotto anni, abbandonata dal marito per un'ideale in cui credeva più fermamente che nel loro matrimonio? Incinta e sola?
Quando Libero, figlio di Fortuna e Ateo, ha l'età di quattro anni, sua madre conosce Giuseppe che le chiede di sposarla. Un pensiero bizzarro in quanto alla morte di suo marito aveva giurato che mai si sarebbe risposata. Cosa avrà deciso di fare Donna Fortuna? A voi la scoperta!
Un aspetto che mi ha colpito fin dalle prime pagine è lo stile di scrittura. L'autrice ha una penna molto particolare che io, nella mia mente, associo sempre ai romanzi scritti tempi addietro. Ha avuto la capacità di usare l'italiano dei giorni nostri, molto più esplicito e semplice, e l'ha trasformato in un italiano più costruito che ci fa pensare alla storia.
Un altro aspetto che si ricongiunge allo stile dell'autrice e che ho apprezzato, è stata la grandissima introspezione che ci viene fornita. Già dal primo capitolo, sappiamo perfettamente quali sono i pensieri di Donna Fortuna, sappiamo come le forze dell'ordine la fanno sentire ed è chiarissimo come l'atto di suo marito la fa sentire. Questa scelta di Simonetta Tassinari permette al lettore di entrare in empatia, in simbiosi oserei dire, con la protagonista. L'essere vedova a 18 anni con un figlio in grembo non è un'esperienza comune, ma l'autrice ci permette di capire perfettamente come la protagonista si sente in quel preciso istante.
Un altro aspetto che ho sicuramente apprezzato (come vi ho già precedentemente accennato) è il periodo storio. Attraverso la vita di Donna Fortuna ho potutto comprendere meglio quale era la vita delle nostre nonne e, soprattutto, com'era essere donna in quel periodo. Questo è stato il motivo principale che mi ha spinto a leggere questo libro e vi dico che mi ha dato tutto quello che speravo.
Questa è una storia alla scoperta del secolo scorso, un secolo buio per la storia e per i suoi personaggi, e delle persone che vivevano in quel periodo.
Se state cercando un romanzo storico che si concentri sul periodo del fascismo ma che vi parli delle persone e di come esse vivessero quel momento, questo libro fa per voi.
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