Un ringraziamento speciale va all'autrice e alla casa editrice che mi hanno gentilmente fornito una copia del libro in cambio di un'onesta recensione.
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Titolo: La leggenda del re nero. Il lupo e lo spettro
Non capita spesso di imbattersi in un romanzo d’esordio che ti catturi fin dalle prime pagine, ma con "La leggenda del re nero. Il lupo e lo spettro", Debora Flisi ha realizzato qualcosa di davvero straordinario. Grazie all’autrice e alla casa editrice Rossini per avermi permesso di immergermi in questa storia unica, ricca di fascino e mistero, in cambio di una recensione onesta. Con un mix perfetto tra dark fantasy e intrighi politici, il libro mi ha conquistata al punto da meritare 5 stelle su 5.
Il mondo di Australis è un luogo spietato, l’ultimo baluardo sotto il dominio dell’uomo, circondato dai boschi del Vecchio Mondo e infestato dagli Oni, creature mostruose che si impossessano di corpi umani, rendendoli predatori implacabili. Contro di loro si erge l’Armata Cremisi, un corpo d’élite che utilizza l’Animus, una sostanza misteriosa che amplifica le capacità fisiche e mentali dei soldati. Eppure, nessuno può fronteggiare davvero gli Oni... tranne Leevan.
Leevan è un giovane guardiano del tempio di Shaula, ma il suo potere oscuro lo rende un paradosso: una maledizione per sé stesso, ma una benedizione per gli abitanti del suo villaggio. Ho trovato il suo personaggio affascinante: un eroe riluttante, dilaniato dalla natura oscura del suo potere e dalla necessità di utilizzarlo per il bene comune. La sua lotta interiore è credibile e intensa, e si intreccia perfettamente con le dinamiche di un mondo pieno di complotti e minacce.
L’introduzione del capitano Morgan Usher, soprannominato “lo Spettro,” segna una svolta nella narrazione. Morgan è un personaggio complesso, irresistibilmente ambiguo: una combinazione di fascino, ironia e crudeltà che lo rende impossibile da ignorare. Mi ha intrigata il suo rapporto con Leevan, fatto di scontri verbali e tensioni non dette, che aggiunge profondità alla storia.
L’ambientazione è un altro punto di forza del romanzo: Flisi descrive Australis con una precisione visiva che immerge il lettore in un mondo cupo e pericoloso. Il ritmo del libro è ben calibrato: la prima metà si concentra sull’introduzione del contesto e dei personaggi, mentre la seconda decolla con un’escalation di eventi che culminano in un finale esplosivo.
Debora Flisi ha uno stile di scrittura scorrevole e incisivo, capace di alternare momenti di riflessione introspettiva a scene d’azione incalzante. I dialoghi sono realistici e carichi di tensione, e ogni personaggio, anche quelli secondari, ha una sua voce unica.
"La leggenda del re nero. Il lupo e lo spettro" è una perla del fantasy italiano: un’opera che unisce un worldbuilding originale a una trama intricata e personaggi memorabili. Se amate le storie dark con eroi imperfetti, battaglie epiche e segreti che si svelano a poco a poco, questo libro fa per voi.
Aspetto con impazienza il secondo volume, sicura che le rivelazioni e i colpi di scena non mancheranno. Nel frattempo, non posso che consigliare a tutti questa lettura: vi terrà con il fiato sospeso e vi lascerà la voglia di saperne di più su Leevan, lo Spettro e il misterioso Re Nero. Complimenti a Debora Flisi per questa sorprendente opera prima!
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