[REVIEW PARTY] - "L'Impero del Vampiro" di Jay Kristoff

 

Buongiorno miei carissimi lettori, come state? Oggi vi porto la recensione di "L'Impero del Vampiro" di Jay Kristoff.

Il libro mi è stato fornito in anteprima dalla casa editrice Mondadori, in cambio di un'onesta recensione.

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Titolo: L'impero del vampiro

Autore: Jay Kristoff

Editore: Mondadori

Data di uscita: 14 settembre 2021

Pagine: 720

Prezzo: 25,00€

Dove Trovarlo: Amazon

Dall'autore delle "Cronache di Nevernight", una nuova serie. Sono passati ventisette lunghi anni dall'ultima alba. Per quasi tre decenni, i vampiri hanno mosso guerra all'umanità; hanno costruito il loro impero eterno, a costo di demolire il nostro. Ormai, solo poche minuscole scintille di luce resistono in un mare di oscurità. Gabriel de León, metà uomo, metà mostro e ultimo dei Santi d'argento – confratello nonché una delle migliori spade del sacro Ordine d'argento, dedito a difendere il regno dalle creature della notte –, è tutto ciò che si frappone tra il mondo e la sua fine. Imprigionato dagli stessi mostri che ha giurato di distruggere, è costretto a raccontare la sua storia. Una storia di battaglie leggendarie e amore proibito, di fede perduta e amicizie trovate, della guerra del Re Sempiterno e della ricerca dell'ultima speranza rimasta all'umanità. Il Sacro Graal.

"L'Impero del Vampiro" è un mostro di 700 pagine che può spaventare i deboli di cuore.

Questa è la storia di Gabril, un sanguepallido diventato un Santo D'Argento per liberare il mondo dai sanguefreddo. Egli è l'ultimo dei Santi d'argento, la miglior spada dell'Ordine, ha dedicato la sua vita a difendere il regno dalle creature della notte. Ora si ritrova prigionerio proprio di quei mostri che ha giurato di uccidere ed è costretto a raccontare la sua storia.

Devo dire che ho trovato molto orginale il libro scritto come una storia raccontata direttamente dal protagonista, solo che c'è un problema di fondo. Essendo appunto una storia, già è un racconto del passato, ma quando Gabril la racconta, non segue sempre un filo logico ma fa salti in avanti e indietro nel tempo. Questo sicuramente non rende facile la lettura e all'inizio può destabilizzare il lettore.

Un altro aspetto un po' deludente è la poca caratterizzazione dei personaggi e la mancanza di introspezione. Un libro di 700 pagine ha tutto il tempo per creare dei personaggi reali in tre dimensioni. Probabilmente l'espediente narrativo non ha permesso a Kristoff di poter analizzare più profondamente i personaggi. E' da tener presente che il protagonista racconta di sè stesso quindi è difficile che una persona parli dei propri pensieri e dei propri sentimenti, soprattutto con un sanguefreddo soprattutto essendo addestrato ad ucciderli.

Proprio la scelta di questo espediente narrativo, non ha portato a una costruzione su strati della storia. Provo a spiegarmi. Ci sono dei libri che costruiscono mondi molto complessi ma che si vede che la storia è stata pianificata perchè l'autore fornisce alcuni indizi all'inizio che poi vengono approfonditi nel corso della storia. Nell'"Impero del Vampiro" manca proprio questa pianificazione e questa cura del dettaglio, ma devo dire che non mi ha dato "particolare fastidio". Nonostante ciò, se devo essere sincera, questo libro mi ha preso di più all'inizio rispetto a Nevernight, poi andando avanti con la storia, Nevernight è rimasto imbattibile.

Un aspetto che amo e che adorerò sempre di Jay Kristoff è il suo stile di scrittura. Ha una penna strabiliante ed è in grado di portare in vita anche le scene più difficili da raccontare, le più sanguinose e le più violente.  

Ho sentito tante persone dire che questo libro racchiude tanti elementi già visti in libri più importanti e famosi. Io avendo solo 21 anni, non ho letto tutti questi libri che vengono citati dall'autore stesso e quindi ho apprezzato la storia così com'è stata pensata senza farmi disturbare dalle somiglianze.

"L'Impero del Vampiro" non è un libro per tutti. E' un libro che richiede tempo, concentrazione. Per tirare le somme, mi è piaciuto leggere la storia di Gabriel.